Il 7 gennaio di ogni anno la bandiera italiana è protagonista della
giornata nazionale della bandiera, istituita dalla legge nº 671 del 31
dicembre 1996.
La bandiera italiana è il Tricolore italiano: verde, bianco e
rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni, così definita
dall'articolo 12 della Costituzione.
Non tutti
conoscono la storia della nostra Bandiera, e neppure il significato dei
tre colori che la compongono. Secondo un'antica poesiola scritta nei
"sussidiari" delle scuole elementari di un tempo, nel vessillo
dell'Italia ci sarebbe il verde per ricordare i nostri prati, il bianco
per le nostre nevi perenni, ed il rosso in omaggio ai soldati che sono
morti in tante travagliate guerre.
E' difficile
identificare tra i tanti chi e come ha inventato una simile leggenda.
Leggenda romantica, ma non vera. Alla luce della Storia essa appare
puerile e senza senso. Può essere il tema di una filastrocca, ma è
inconcepibile che una penisola frazionata in tanti piccoli stati, abbia
avuto col Risorgimento la forza di unirsi per celebrare prati e nevai.
Nasce quindi il
sospetto che l'ignoto cantore di tale favola abbia voluto nascondere una
realtà ben diversa, e molto più seria e drammatica.
Cosa dice la storia...
La bandiera italiana è nata nel 1794, quando due studenti di
Bologna, Giovanni Battista De Rolandis e Luigi Zamboni, tentarono una
sollevazione contro il potere assolutista che governava la città da
quasi 200 anni. I due presero come distintivo la coccarda della
rivoluzione parigina, ma, per non far da scimia alla Francia, cambiarono l'azzurro col verde.
Il significato allegorico è rimasto comunque lo stesso: un Tricolore
come traguardo di un popolo che mirava ad avere Giustizia, Uguaglianza,
Fratellanza. Tre obiettivi senza i quali non ci può essere Dignità,
Democrazia, Prosperità.
Il nostro
Tricolore riassume i naturali "Diritti dell'Uomo", le aspirazioni di
tutte le genti, la volontà di chi crede nella propria nazione volta al
progresso, con leggi adeguate, senza divisioni, stessi doveri e medesimi
privilegi. Un paese dove non ci siano discriminazioni, ma ognuno fa'
del proprio lavoro una cosciente responsabilità. Dove la morale e
l'etica siano guida costante per un'esistenza felice e serena.
Questo è scritto
nella nostra bandiera, e questo è quanto sognavano quei due studenti che
l'hanno ideata e difesa sino a sacrificare la loro vita ventenne al
bieco assolutismo despota dei carnefici del potere.
La cronologia della nascita del Tricolore sta in poche date: il 14 novembre 1794 appare per la prima volta come coccarda puntata sugli abiti dei patrioti nella sommossa di Bologna. Il
18 maggio 1796 i colori di questa coccarda sono accettati da Napoleone,
a Milano, e questi consegna alla Guardia Civica, alla Legione Lombarda e
alla Guardia Nazionale una bandiera a strisce verticali verde bianca e
rossa. (Nel corso di questa cerimonia Napoleone specifica che questi
tre colori provengono dalla coccarda della sollevazione bolognese,
infatti, dice testualmente: "Visto che loro (i due studenti) hanno scelto questi tre colori, così siano".
Il 9 ottobre 1796 (18 vendemmiaio anno V) La legione Italiana
emanazione della Legione Lombarda riceve dal Bonaparte un Tricolore con
la stessa composizione della coccarda di De Rolandis e Zamboni. Il 28
ottobre dello stesso anno, (27 vendemmiaio) il senato riunito a Bologna
decreta:
Bandiera
coi colori Nazionali - Richiesto quali siano i colori Nazionali per
formarne una bandiera, si è risposto il Verde il Bianco ed il Rosso,
simbolo della nuova Repubblica Cispadana, prima tappa di una nuova
Repubblica Italiana. Il 7 gennaio del 1797 a Reggio Emilia, i convenuti
delle assise fanno proprio il nuovo stendardo e s’impegnano a che esso
diventi universale.
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