sabato 13 gennaio 2018

TORNEO DI FIRENZE




Una bellissima esperienza per me e per i ragazzi, sono sempre stato un po’ restio nel partecipare a questo tipo di tornei perché nelle due esperienze precedenti quando vi ho partecipato come invitato per chiudere il buco di società che non hanno potuto confermare l’iscrizione una volta a Martorano e l’atra a Ponte Abadesse ho visto che i genitori partecipanti e le dirigenze non avevano tenuto comportamenti molto consoni allo scopo della manifestazione e all’età dei ragazzi che vi partecipavano.
Questa volto però ho voluto provare in maniera integrale, con la trasferta e il condividere più giornate assieme ai ragazzi e i loro genitori; di questo devo ringraziare in particolar modo Massimo Marozzi, un amico prima e poi l’istruttore degli esordienti 2006 del Forlimpopoli calcio 1928, anche se questa non è più la società per la quale faccio attività, ho accettato volentieri appunto perché me lo ha chiesto un amico e perché sono comunque legato a questi ragazzi e le loro famiglie con le quali ho trascorso due stagioni molto intese e belle.
Dopo questa esperienza sono convinto che la manifestazione sia una cosa molto positiva per i ragazzi ma anche per tutti quelli che vi partecipano con le giuste motivazioni; che dovrebbero essere quelle di giocare e divertirsi imparando a convivere assieme per cementare una squadra di ragazzi e creare un gruppo unito che comprende istruttori, dirigenti, famigliari e ragazzi, per la crescita proprio di questi ultimi.
Per tutta la competizione alla quale ho partecipato oppure ho potuto osservare, non mi è mai capitato di vedere vicende spiacevoli da parte di istruttori troppo esagitati e nemmeno da parte di genitori e sto parlando di 16 società diverse quindi di un gran numero di persone, di questo sono molto contento per la crescita di questo fantastico sport che ancora nel nostro paese è troppo limitato da società e istruttori che lo imbrigliano al solo fine di portare a casa vittorie e trofei fin dalle scuole calcio dove la priorità dovrebbe essere solo il divertimento e la crescita individuale dei ragazzi.
La società Adriasport, che ha ben organizzato l’evento assieme a quella di casa che è il Belmonte calcio che l’ha ospitato ci hanno fatto i complimenti per i ragazzi e per i loro genitori che hanno cantato (i cori per i ragazzi ad incitarli sono stati semplicemente fantastici ma sentire la canzone “Romagna mia” è stato superlativo, mi è sembrato di stare allo stadio di Cesena) e festeggiato con i propri figli in ogni singola partita, senza interessarsi del risultato ma per la gioia di vederli giocare.
L’istruttore Marozzi è stato molto soddisfatto delle prestazioni dei ragazzi che pur avendo raccolto poco a livello di risultati hanno dimostrato di sapersi far valere anche nei confronti di società professionistiche come Lucchese e Prato inserite nel nostro girone unitamente alla squadra di casa Belmonte che si è piazzata terza alle spalle di due società come Atalanta che ha vinto il torneo e Fiorentina seconda classificata, quindi tutto sommato un livello generale della manifestazione abbastanza elevato.
Tutte e tre le partite che abbiamo giocato hanno dimostrato la qualità e il carattere dei ragazzi, pur conoscendo i limiti di ognuno di loro. In totale le partite sono state 4 ma la seconda purtroppo non l’abbiamo giocata perché i ragazzi dopo qualche errore si sono fatti prendere da uno sconforto generale e non sono stati capaci di rialzarsi ed è anche da queste prestazioni che bisogna trarre insegnamento e ciò è avvenuto perché poi successivamente hanno tirato fuori il carattere e la volontà di dimostrare che quelli scesi in campo in precedenza non potevano essere gli stessi che erano nella prima partita.
Concludendo si sono viste bune partite ma non grandi individualità cosa che ci si dovrebbe aspettare da ragazzi del 2006 che sono esordienti al primo anno per le società dilettantistiche e pulcini 2007 per quelle professionistiche che hanno dimostrato una grande organizzazione collettiva e ragazzi in grado di ricevere e trasmettere palla in maniera ottima ma difficilmente di superare gli avversari con iniziative personali ed estrose, fatto eccezione per qualche ragazzo della società sportiva Empoli; finisco ringraziando nuovamente Massimo e la sua famiglia unitamente a quelle di tutti i ragazzi del Forlimpopoli calcio 1928, io mi sono molto divertito e penso anche tutti voi.

Nessun commento: