lunedì 20 giugno 2016

GRAZIE FORLIMPOPOLI



Grazie a tutti: per prima alla società Forlimpopoli calcio e tutto lo staff con il quale ho collaborato in questi quindici anni e che mi ha dato la possibilità di fare il mestiere più bello e gratificante del mondo; soprattutto grazie a tutti i ragazzi con i quali ho giocato e mi sono divertito con la speranza di aver contribuito al loro insegnamento e alla loro crescita come uomini ancor prima che come calciatori. Il mio desiderio è che di tutto quello che ho fatto o detto, anche se è stata una sola piccola o grande cosa gli possa essere servita nella loro crescita; in fine ringrazio tutti i genitori che con me hanno collaborato per la crescita dei nostri ragazzi e aver avuto la pazienza di sopportarmi.
Chiedo scusa a tutti per gli sbagli che in questo percorso ho compiuto e se qualche mia azione ha provocato dei dispiaceri.
Questa decisione sofferta con la quale per ora chiudo il mio rapporto di collaborazione con la società sportiva di Forlimpopoli  è stata presa per forza di cause maggiore e vuol essere solo un arrivederci e non un addio; ancora grazie a tutti da Buvardia Gianluca.
Sabato sera 18 giugno 2016 alla “Giornata ludica” trascorsa con il gruppo dei pulcini 2006 in occasione della chiusura stagionale alla comunità Papa Giovanni XXIII° di Durazzanino dove la famiglia Marozzi e i ragazzi della comunità ci hanno preparato una bellissima giornata di “Giochi senza frontiere” alla quale hanno giocato tutte le famiglie; la società Forlimpopoli calcio 1928 e la Famiglia di Durazzanino mi hanno regalato due teche con le maglie una del Forlimpopoli calcio a 11 e l’altra del Forlimpopoli calcio a 5 gli “Orange” in oltre grazie alle famiglie Vitali e Giunchi per la splendida e buona torta che ci hanno offerto per questa festa d’arrivederci.
In questa serata le forti emozioni che mi hanno regalato tutti i presenti mi hanno fatto campire quanto di buono io abbia fatto in questi anni. Vi voglio bene. Concludo ringraziando mia moglie che conoscendo la mia passione per ciò che tanto amo fare mi supporta ma soprattutto ancora mi sopporta.

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