sabato 27 novembre 2010

Una partita storica

Mercoledì 24 novembre 2010 si è consumata la vera a propria partita di Fantacalcio Enel dove si sono fronteggiati i fantallenatori con qualche innesto selezionato dai campionati esteri creando una vera e propria nazionale Enel con tutti i migliori giocatori di Cesena escluso qualche assenza di lusso.
Si sono divisi in due compagini così composte:
Squadra gialla – Gnoli, Gori, Baldacci, Fabbretti, Bartolini.
Squadra bianca – Buvardia, Petrini, Ceci, Mengozzi, Ugolini, Crociati....
Dopo un breve riscaldamento che altrimenti avrebbe messo a rischio l’intera durata dell’incontro si è partiti e dopo qualche minuto si è subito sbloccato il risultato con il goal di Alex che infila Buvardia in uscita e da qui in avanti è stata partita vera con i bianchi dopo l’iniziale svantaggio sono sempre stati davanti sino l’ultimo assalto dei gialli che poi hanno raggiunto il pari risultato che alla fine ha accontentato tutti e sotto la doccia. Nel mezzo qualche bella giocata e tante risate offerte dagli atleti, parola grossa, che hanno regalato qualche perla di gioco che avrebbe fatto molto piacere alla Gialappa’s band.
Dopo il pari acquisito sul campo anche a tavola non hanno dato sfoggio di grandi mangiatori con qualcuno che si è arreso prima di cominciare, ma che ha visto aggregarsi al gruppo Miserocchi e Valentina per il piacere di tutti i commensali.
Nel salomonico pareggio hanno avuto momenti di gloria un po’ tutti i giocatori che sono andati a rete tranne i due portieri.
Scendendo nel dettaglio vanno ricordati:
Fabbretti che ha corso quanto tutti gli altri giocatori messi assieme totalizzando un numero di chilometri percorsi pari a quelli della transiberiana trovandosi spesso preso in mezzo ad un torello dei bianchi che sarebbe potuto costare qualche tibia se la buona giornata di Alberto non l’avesse condotto ad una tenuta di gioco correttissima difficile da mantenere con l’impeto agonista del giocatore, conosciuto ai tempi d’oro come “il macellaio di Mercato Saraceno” che univa tecnica ad una grinta che era conosciuta da tutti gli attaccanti della Valle del Savio.
Alex l’apri pista con il suo goal iniziale che si è dovuto poi spostare nelle retrovie per dare un equilibrio che ha portato poi i gialli a raggiungere il meritato pareggio.
Gnoli ha fatto sfoggio di guanti e scarpini nuovi che hanno rinnovato il portiere giallo con parate importanti ed un unico neo su un rinvio sbagliato che è stato un assist per Ceci, ma si sa quando sbaglia il portiere si prende goal, quando sbaglia l’attaccante al massimo pareggi.
Gori il capitano ha mostrato un altro passo rispetto al resto dei giocatori presenti alla partita, di categoria superiore che fa delle giocate semplici ed efficaci l’arma vincente.
Bartolini il talentuoso con la potenza del suo destro sferza l’aria del campo da calcetto e attira a se la marcatura ferrea di uno o due uomini per tentare di arginare lo strapotere della sua tecnica che poi libera i compagni da marcature e l’indirizza verso la porta avversaria.
Buvardia fra i pali sembra che abbia giocato ancora anche se si nota un po’ di ruggine nelle palle a terra dove preferisce la parata alla Garella che l’intervento risolutore con le mani ( per i più giovani Garella fu il portiere campione d’Italia con il Verona che poi passo al Napoli di Maratona ).
Petrini baluardo difensivo che ha montato una strema guardia difensiva sul talentuoso con alterni profitti concedendosi qualche sgroppata offensiva e qualche leggerezza di troppo in fase difensiva.
Ugolini il nuovo che avanza, l’incognita dell’incontro si è rivelata l’arma a sorpresa della squadra bianca che non ha sfoggiato tocchi sopraffini ma a fatto vedere un goal da vero giocatore di calcetto anticipando il portiere con un tocco di punta che ha unito precisione chirurgica a potenza.
Ceci eroico che pur con una grave infrazione ai piedi a dato il suo valido contributo alla causa della squadra bianca mostrando buone intuizioni specialmente quando si trovava a svolgere compiti di fascia fra copertura ed avanzamento.
Crociati quello che vuol dire un’attaccante di peso che fa della sua arma principale la difesa della palla e la potenza dei suoi movimenti con un tiro da paura che troppo spesso non trova la porta ma quando la centra fa male.
Mengozzi il capitano che unisce la saggezza del gioco con la tecnica dei piedi vellutati hai quali la squadra avversaria a ben pensato di scavicchiare il pollicione per limitarne il raggio d’azione ma eroicamente il capitano non ha mollato.

5 commenti:

HELLAS MADONNAS ha detto...

tan ne propri un caz da fè!!!!!!!!....comunque bellissimo!! :)

Anonimo ha detto...

la prossima volta non mancherò!!!

buva ha detto...

Il tempo impiegato alla pubblicazione del post l'ha gentilmente offerto la formazione ricorrente e qui mi fermo per non compromettermi troppo.

Anonimo ha detto...

e poi dicono che le riunioni non servono...servono eccome :-)

Anonimo ha detto...

Confermo che il tutto è stato fatto in formazione!!! Sembra quasi che lavori di più in formazione che durante tutto il giorno..propongo formazioni più ricorrenti!!!!
Ciao Barto